20 ottobre 2008

Ogni tempo della nostra vita è abitato da Dio

Sono molto stanca fisicamente questi giorni e me ne sto spesso a casa, nel mio letto a pensare. Non è un bel periodo, questo lo so e lo sanno molti, ma da qualche giorno vedo un cambiamento nel mio modo di affrontare questa realtà che quasi con prepotenza prende forma intorno a me.
La domanda più frequente di una persona che soffre è 'perchè?'... E quante volte l'ho urlato in queste settimane lo sa solo Dio! Purtroppo (o perfortuna?) a questo grido non c'è una risposta, o per lo meno non ce n'è una che la persona sofferente possa accettare.
Riflettevo sulle parole che diventano automatismi, quando ti salutano e allegano al 'ciao' anche il 'come stai?', e li sono dolori perchè ti costringono a pensare... Come sto? Ma non si vede che mi reggo in piedi a mala pena? Che ho gli occhi gonfi e tristi? Che rido nervosamente e rispondo 'tutto bene...'?
Una domanda più stupida di questa non esiste perchè una persona che sta male non ti risponderà MAI mettendoti davanti il suo malessere! Eppure lo chiedo spesso anche io, 'come stai?', ma ogni volta smuove qualcosa dentro.
Una delle mie caratteristiche (di cui ho preso coscienza solo qualche mese fa) è saper stare nei problemi, tanto tempo, anche troppo! Senza risolverli. Me li trascino dietro con la falsa speranza che poi si dissolvano o si sistemino da soli. In ventidue anni ho accatastato tante situazioni che nel corso del tempo mi hanno portato ad avere rancore verso molti e mi hanno resa fragile e confusa.
Ora, nel momento di confusione esteriore, riaffiorano tutti insieme e pesano sulle mie piccole spalle inadatte a portarne tutto il peso. Non so perchè ma ho l'impressione, da sempre, di DOVERMI prendere responsabilità, di dover affrontare i problemi da sola per non essere di peso. Nel corso degli ultimi due anni più di qualcuno mi ha stravolto questo concetto dicendomi che ho un'idea un po' alterata di ciò che è mia responsabilità e di ciò che non spetta a me. Tuttavia solo da pochi giorni ne sono CONSAPEVOLE perchè c'ho sbattuto la testa ed ero sola, e da sola sono precipitata.
Ieri sera, ho seguito una trasmissione e una dottoressa diceva, riguardo a ragazze che soffrono di disturbi alimentari, che il difficile non è far recuperare loro il peso perduto e rimetterle in sesto fisicamente, ma è TOGLIERGLI UN'IDEA!
Ho pensato ai miei momenti e ho visto che nel dolore, quando la testa è pressata dallo stress e dalla paura, non si è capaci di mantenere un contatto con la realtà e si viaggia ricoprendosi di angoscia e aspettative tradite dalla vita. Ho visto e ho vissuto la totale debolezza di guardarsi allo specchio e dire 'non va tutto male, alzati dal letto e reagisci!' e non riuscire nemmeno a vestirsi per uscire di casa...
L'idea è una convinzione che non crolla alle parole degli altri (sia che te le dicano con le buone sia che te le dicano con le cattive), è uno stato di totale accondiscendenza alle proprie emozioni negative che senti tanto radicate da non provare nemmeno a curare perchè lo ritieni inutile. Ormai è così... Non ci posso fare niente...
Poi, nei momenti di lucidità, vedi che la realtà magari non è delle più rosee ma è vivibile, ti accorgi che la vita non è insopportabile e che le persone sono amiche e non nemiche.
Io non credo di essere caduta coscientemente nella morsa dell'IDEA, di avergli dato volutamente un'importanza tanto grande da avvolgere tutta la mia vita. Ma la mia vita cos'è? E' l'università? E' Federico? E' il mio corpo? E' la mia famiglia? la mia casa? il mio lavoro?
Perchè credo che a monte di tutto ci sia questo... il caricare di eccessiva importanza cose che non hanno il potere di rendermi felice. Il dare un giusto nome a ciò che mi circonda.
Me ne sono accorta quando qualcuno mi ha detto 'guardati intorno, amami, fallo uno sforzo per uscire da te, ci sono anche io!'
Già perchè la sofferenza ti piega e ti rende immensamente EGOCENTRICO.
Il centro, eccolo il problema (credo) di tanti pesi. Io non sono capace, io non sono all'altezza, io mi impegno e non ci riesco, io, io, io.
IO NON HO IL CONTROLLO su nessuna delle cose che vivo! E questa cosa mi ha fatto disperare perchè in me sotto sotto c'è il desiderio di gestire tutto quanto, di dare una direzione alle cose e alle persone e vedere che non ci sono riuscita mi ha fatto impazzire.
Il controllo è una sfida e, fidatevi, ne usciamo perdenti. La vita è un'altra cosa ma prima di tutto è un DONO.
Da cristiana il mio desiderio più grande è da sempre quello di amare. Capire che in me è avvenuto tutto questo mi ha profondamente scandalizzato perchè è lontanissimo dalla vita che ho scelto eppure se ci sono arrivata vuol dire che la mia sofferenza ha un senso.
Quale? Io non lo so. Ieri nelle letture il Signore ricorda che lui è Dio e non ve n'è altro! Mi ha dato un nome perchè mi ama e questo nome me l'ha dato per ricordarmi anche che io non sono Dio ma sono creatura. Non ho il potere di controllare le cose e di trattenerle perchè non sono onnipotente.
La vita mia ora è diversa? La mia realtà è più bella? I miei problemi sono spariti? Assolutamente no... E' esattamente come prima, con la differenza sostanziale che adesso al centro scelgo di nuovo di mettere Dio e non me, l'università, il lavoro.
Fede mi ripete spesso che combattere le cose che non ci piacciono è faticoso e ci fa sperimentare l'impossibilità di cambiarle. Quando una certa realtà non ci piace, invece di combatterla possiamo amarla. Ieri riflettevamo sul fatto che l'uomo è uno che ama, sennò non cammina. Ma nessuno nasce imparato e la vita è in movimento proprio perchè è un costante imparare ad amare!
No, non mi è cambiata la vita, ma ho ricevuto tanta pace pensando a questo che mi ha anche liberato da responsabilità che non sono mie (date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio!)... Che cosa penso di ciò che mi è capitato... Penso che ora sia un'occasione di conversione molto forte e più consapevole. Penso che dopo tanto tempo di stasi ho ricominciato ad imparare l'amore. Penso di farmi aiutare per gestire ciò che posso gestire di me ma penso che per il resto solo Dio ci rende davvero liberi. Penso che riscoprirsi creature ci aiuti a vedere la realtà per quella che è. Penso a me con tenerezza e rispetto la sofferenza degli altri accettando che non sono io a guarirla. Penso che tutto quello che ho vissuto non era e non è necessario, ma come so che è successo so anche che sono stata salvata ancora una volta e questo è più concreto di mille parole!
E ho pensato di scrivere non tanto per aiutare qualcuno ma per condividere, per alleggerirmi di quell'esperienza che già affido ogni giorno nella preghiera.
La perdita della speranza è l'effetto più grave, secondo me, del dolore. Con gioia lascio scritta una piccola riflessione che ho trovato provvidenzialmente su un libretto che avevo.
Non posso controllare la mia vita ma posso SCEGLIERE di avere fiducia e speranza in Dio e potare i rami che mi ostacolano dall'obiettivo e dal senso di tutta la mia esistenza: l'amore.

Si scopre il Signore non solo nella memoria della nostra storia, ma anche la dove sembra essere assente: nei luoghi della povertà altrui e delle ferite della nostra vita. Qui l'annuncio di Paolo acquista una bellezza particolare:
"TUTTO CONCORRE AL BENE DI COLORO CHE AMANO DIO"

mari

1 commento:

Anonimo ha detto...

....anche io ho qlcs in comune con te...
dovrei dire: haimè??
no!
se da quella situazione..ne esco io vincitrice....il mondo è mio!
il mio mondo, ovviamente!
in bocca al lupo...se non stai ancora bene......
a me fanno incazzare qnd mi chiedono come sta?
io rispondo: incazzata nera!
ehehehe e di solito cambiano discorso.......
difficile trovare chi sa "ascotare" le lacrime vere.........
penso molto anche io da un anno a questa parte........nel mio letto
il bello è che....problemi, malattie, dolore, etc.........so tutti talmente ciechi..o io brava a nascondermi........che pensano l'esatto contrario di ciò che è la mia vita ora...
manna indirizzo della tua scuola di vita..magari prendono anche me ;) e imparo qlcs di nuovo ancora uan volta..
bell'intervento il tuo, complimenti all'anima!
che si raffina col dolore + che altro....
ciaooooooooo

Alessandra*

il mio space è strano....sembra di una bimba...
ma non lo sono i miei messaggi.....

http:/ilmiospaziorosa.spaces.live.com