Non sai quanto io mi senta vicina a te, quanto io abbia bisogno di te, di quello che sei stato e che per me sei.
Mi comprenderesti perfettamente se fossi qui. Capiresti e ameresti i dolori che io combatto da sempre. Li ameresti infinitamente e mi stai insegnando ad amarli, a non evitarli e a non contrastarli.
Siamo feriti, questa è la reatlà.
Ascoltandoti, quell'ombra oscura che torna a farmi visita di tanto in tanto, come a te, assume una forma meno terrificante, meno oppressiva, meno definitiva.
Tu, le lacrime sprecate per imparare a convivere con quest'ombra oscura, le conosci bene, sai la fatica e conosci con quanta tenerezza ci si torni ad amare. Ogni volta.
Tu sei il mio profeta.
Grazie Henri.
m.