13 aprile 2010

ll profeta ferito

Non sai quanto io mi senta vicina a te, quanto io abbia bisogno di te, di quello che sei stato e che per me sei.
Mi comprenderesti perfettamente se fossi qui. Capiresti e ameresti i dolori che io combatto da sempre. Li ameresti infinitamente e mi stai insegnando ad amarli, a non evitarli e a non contrastarli. 
Siamo feriti, questa è la reatlà. 
Ascoltandoti, quell'ombra oscura che torna a farmi visita di tanto in tanto, come a te, assume una forma meno terrificante, meno oppressiva, meno definitiva.
Tu, le lacrime sprecate per imparare a convivere con quest'ombra oscura, le conosci bene, sai la fatica e conosci con quanta tenerezza ci si torni ad amare. Ogni volta.
Tu sei il mio profeta.
Grazie Henri.

m.

8 aprile 2010

Crescere

Credo che l'errore sia una gran possibilità. Quando non mi permetto di sbagliare è perchè non rischio; quando non rischio è perchè ho paura; quando ho paura mi irrigidisco... e non amo. La nostra vita non è un lenzuolo bianco e rendersi conto delle proprie macchie aiuta a non scandalizzarsi di quelle altrui.  
Lo sporco non è un problema che si esaurisce nell'uomo...
Mi capita spesso di sentirmi vicina a una persona che mi affida un grosso fallimento, una caduta. Se non avessi sbagliato anche io non saprei comprenderla profondamente e forse la guarderei dall'alto in basso.
Questo non è l'elogio dell'errore, è la consapevolezza che l'amore, la speranza sono molto più grandi di uno sbaglio che, alla fine, tutti in diversi modi compiamo nel cammino. Preferisco rischiare di sbagliare piuttosto che precludermi la possibilità di amare, e farmi amare quando sbaglio imparando a chiedere scusa invece di mantenermi salda in una coerenza che mi allontana dal mondo. 
E mi chiedo: a chi servono un paio di scarpe belle e nuove che nessuno mette per paura di rovinare?

"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior."

m.