Oggi stavo beatamente finendo di fare dei regalini hand made per alcuni amici. Dipingo, scrivo, incollo... Entra mio fratello in camera per l'ennesima volta. A quel punto si era deciso a scrivere la letterina alla befana. Si mette a un angolo della scrivania e SBEM! fa cadere la pianta grassa con tutto il vasetto decorato meticolosamente a mano dieci minuti prima. Mille pezzi di coccio. Ho sbroccato. Ma questa non è la parte più importante... La cosa da sottolineare è la riflessione che ne è scaturita pochi istanti dopo (quando i miei occhi erano rientrati nelle orbite, le vene riprendevano il loro posto e i nervi sventolavano bandiera bianca). Tutto l'anno è stato così... Hai una cosa da fare, ti applichi per farla, l'imprevisto di turno ti manda tutto a monte! E... sorpresa! Non è stata una prerogativa del 2011 questa, oh no, avviene più o meno tutti gli anni. Per me questo passaggio netto da un anno a un altro non ha senso. Mi sveglierò domenica sapendo di fare un passo e poi un altro e un altro ancora, come sempre. I bilanci li faccio più o meno ogni volta che 'mi si rompe un vaso appena decorato minuziosamente', e succede spesso... Però posso dire una cosa? Quegli occhioni azzurri di mio fratello che ha appena combinato una delle sue non mi fanno rimanere nella collera più di tanto. Oggi si parlava dei tempi fissati (non sempre da noi). E' possibile che si passi una vita a costruire qualcosa che vedremo realizzata solo tra molti anni come l'autostima, l'equilibrio, la pazienza, anche una casa perchè no (di questi tempi!)... Se proprio devo augurarmi qualcosa voglio che sia consapevolizzare questo: ciò che si rompe può essere ricostruito meglio.
31 dicembre 2011
21 dicembre 2011
Hoover (non l'aspirapolvere)
La famiglia Hoover, ovvero: i perdenti.
Un Volkswagen giallo da Albuquerque verso la California... il sogno, per poi scoprire che la realtà è molto meglio! Dal primo all'ultimo ogni personaggio è perfetto nel suo genere e ognuno incarna una delle molteplici caratteristiche che convivono negli uomini. Richard: l'ottusità, il cinismo e una forte insicurezza. Sheryl: la capacità di tenere uniti i pezzi e la bontà. Frank: la profondità. Dwayne: il coraggio e la caparbietà. Nonno Edwin: la sfrontatezza, la vitalità e la ribellione. La piccola Olive: un concentrato di purezza, semplicità e saggezza. Contano tanto queste qualità quanto il modo in cui si decide di adoperarle nella vita, e nel film è tutto portato all'esasperazione fino a tornare a una dimensione più "umana". Non so dire con precisione perchè questo film mi sia piaciuto così tanto. Forse sono i toni sarcastici portati al limite della decenza o l'onestà con cui viene mostrata una vera bellezza in quelle che sono le stranezze e i dolori delle persone. Forse perchè anche io sto compiendo un viaggio dall'esteriorità alla sostanza. Sto ancora masticando la storia e quindi non aggiungerò altro, mi limiterò a finire questo post con una frase del nonno:
"Lo sai cos'è un perdente? Il vero perdente è uno che per paura di non vincere nemmeno ci prova."
Un Volkswagen giallo da Albuquerque verso la California... il sogno, per poi scoprire che la realtà è molto meglio! Dal primo all'ultimo ogni personaggio è perfetto nel suo genere e ognuno incarna una delle molteplici caratteristiche che convivono negli uomini. Richard: l'ottusità, il cinismo e una forte insicurezza. Sheryl: la capacità di tenere uniti i pezzi e la bontà. Frank: la profondità. Dwayne: il coraggio e la caparbietà. Nonno Edwin: la sfrontatezza, la vitalità e la ribellione. La piccola Olive: un concentrato di purezza, semplicità e saggezza. Contano tanto queste qualità quanto il modo in cui si decide di adoperarle nella vita, e nel film è tutto portato all'esasperazione fino a tornare a una dimensione più "umana". Non so dire con precisione perchè questo film mi sia piaciuto così tanto. Forse sono i toni sarcastici portati al limite della decenza o l'onestà con cui viene mostrata una vera bellezza in quelle che sono le stranezze e i dolori delle persone. Forse perchè anche io sto compiendo un viaggio dall'esteriorità alla sostanza. Sto ancora masticando la storia e quindi non aggiungerò altro, mi limiterò a finire questo post con una frase del nonno:
"Lo sai cos'è un perdente? Il vero perdente è uno che per paura di non vincere nemmeno ci prova."
little miss sunshine
Spendiamo così tante energie per allontanarci da noi stessi e per renderci diversi...
15 dicembre 2011
CHILLOUT!
Un restyling era necessario, ed effettivamente c'è stato, anche nel blog! Ho trasformato un po' di situazioni nella mia vita e altre si sono sistemate per conto loro... Ora, dopo vari stress per stabilizzarmi in questa rinnovata vita, mi rilasso. O meglio, mi dico di continuo: rilàssati! Per cominciare ho lasciato indietro, indietrissimo le mie letture! Ma ho avuto a che fare concretamente con quello che ho letto in passato. Mi piacerebbe fare una recensione di "Per sempre"... comunque ho cominciato "Nei giardini d'acqua" (e già l'ho lasciato e ripreso un paio di volte, non mi smentisco mai!!!) e devo dire che è interessante perchè parla della diversità e soprattutto di come un'idea e la coerenza con cui si applica siano più importanti di circostanze estemporanee e della vita stessa. Se dovessi scegliere tra la vita di uno che amo o mantenere un principio secondo voi cosa sceglierei? Molto, molto interessante. E ovviamente c'è da dire che ho comprato una quantità infinita di DVD che finirò di vedere nel 2015. Vorrei anche parlare di qualcuno di questi, tipo "Un amore all'improvviso" o "Dogville" o magari "Revolutionary road".
Intanto da qualcosa bisogna pur ricominciare e lo faccio con una pagina del Manuale del Guerriero della Luce aperta a caso:
"Il guerriero della luce sa perdere. Egli non tratta la sconfitta con indifferenza, pronunciando frasi come: "Be', non era poi tanto importante", o: "Per la verità, non lo desideravo neppure". Accetta la sconfitta come tale, e non tenta di trasformarla in vittoria. Patisce il dolore delle ferite, l'indifferenza degli amici, la solitudine della perdita. In quei momenti, dice a se stesso: "Ho lottato per qualcosa, e non ce l'ho fatta. Ho perduto la prima battaglia." Questa frase gli infonde nuove forze. Egli sa che nessuno vince sempre, ed è in grado di distinguere le proprie azioni corrette dagli errori."
La dedico a te, Amore Mio, perchè tu sai quello che abbiamo vissuto insieme e singolarmente in questo segmento di vita... E conosci il senso di queste parole, nel profondo.
Intanto da qualcosa bisogna pur ricominciare e lo faccio con una pagina del Manuale del Guerriero della Luce aperta a caso:
"Il guerriero della luce sa perdere. Egli non tratta la sconfitta con indifferenza, pronunciando frasi come: "Be', non era poi tanto importante", o: "Per la verità, non lo desideravo neppure". Accetta la sconfitta come tale, e non tenta di trasformarla in vittoria. Patisce il dolore delle ferite, l'indifferenza degli amici, la solitudine della perdita. In quei momenti, dice a se stesso: "Ho lottato per qualcosa, e non ce l'ho fatta. Ho perduto la prima battaglia." Questa frase gli infonde nuove forze. Egli sa che nessuno vince sempre, ed è in grado di distinguere le proprie azioni corrette dagli errori."
La dedico a te, Amore Mio, perchè tu sai quello che abbiamo vissuto insieme e singolarmente in questo segmento di vita... E conosci il senso di queste parole, nel profondo.
Blog, mi sei mancato...
m.l.
Iscriviti a:
Post (Atom)